_ Nel 9° rapporto CRC si rilevava come la Legge di Stabilità e i provvedimenti collegati si confermino lo strumento principale di intervento in tema di infanzia e adolescenza, “con tutti i limiti che questo comporta in termini di formulazione di strategie di ampio respiro, effettivo impatto sui destinatari ed efficienza degli interventi”. La legge di bilancio 2017 (la legge 11 dicembre 2016, n. 232) è costituita da una sezione di 638 commi, relativa alle “Misure quantitative per la realizzazione degli obiettivi programmatici”, di una seconda sezione relativa all’approvazione degli stati di previsione e di un corposo numero di allegati e tabelle. Vediamo quali sono le principali misure che riguardano la condizione di vita dei minori e degli adolescenti tra le diverse disposizioni.

Per quanto riguarda il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale: dal 2017 è previsto un incremento a regime del fondo di 150 milioni di euro. Secondo il dossier predisposto dalla Conferenza delle regioni, il totale a disposizione per il 2017 corrisponde così a 1.180.000.000 euro. Se si sommano anche le risorse residue non spese, pari a circa 350 milioni di euro, il Fondo per il 2017 raddoppia rispetto all’anno 2016 . Nel testo di prevede anche che con decreto ministeriale, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge si proceda alla definizione di nuovi criteri di accesso alla misura, al fine di ampliare la platea dei beneficiari.

Viene istituito un “Fondo di sostegno alla natalità”, con una dotazione di 14 milioni di euro per il 2017, 24 milioni di euro per il 2018, 23 milioni di euro per il 2019, 13 milioni di euro per il 2020 e 6 milioni di euro annui a decorrere dal 2021. Si tratta di un fondo rotativo per favorire l’accesso al credito delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati, mediante il rilascio di garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari.

Vengono finanziate misure di sostegno alla natalità, di vecchia e nuova istituzione. Una nuova misura è il “premio alla nascita”, del valore di 800 euro che può essere chiesto dalla futura madre all’INPS al compimento del settimo mese di gravidanza, a decorrere dal 1° gennaio 2017.

Si prevede la proroga per il 2017 del congedo obbligatorio di due giorni per il padre lavoratore dipendente. Alla copertura dell’onere, 20 milioni di euro per l’anno 2017 e 31, 2 milioni di euro per l’anno 2018, si provvede mediante riduzione per il medesimo anno del Fondo sociale per occupazione e formazione.
Con riferimento ai nati dal 1° gennaio 2016, è attribuito a partire dal 2017 un buono di 1000 euro annui per il pagamento di rette per asili pubblici e privati e per forme di supporto presso la propria abitazione per i bambini affetti da gravi patologie croniche.

La misura è finanziata con 144 milioni di euro per il 2017; 250 milioni per il 2018; 300 milioni per il 2019; 330 milioni dal 2020. Modalità di funzionamento e criteri di accesso saranno specificati con successivo decreto ministeriale. La legge specifica la non cumulabilità del beneficio con altre agevolazioni: la detrazione fiscale per le spese documentate di iscrizione in asili nido e la possibilità ex legge n.92 del 2012 di richiedere, in alternativa al congedo, un contributo economico per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l’infanzia erogati da soggetti pubblici o da privati accreditati.

Tale beneficio è confermato dalla legge di bilancio 2017 nel limite di spesa di 40 milioni per ciascuno degli anni 2017 e 2018 per le lavoratrici dipendenti e iscritte alla gestione separata INPS e per 10 milioni per le imprenditrici e lavoratrici autonome. Al finanziamento delle iniziative per le politiche di pari opportunità concorrono risorse fino a 20 milioni di euro, a valere sulle risorse dei programmi operativi cofinanziati dai fondi i europei 2014/2020. Sono destinati a favore del Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza, 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019. Le risorse del Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico non utilizzate per l’anno 2016 confluiscono nel fondo 2017 (il fondo ha una dotazione a regime di 5 milioni dal 2016).

Il Fondo nazionale per le politiche sociali viene finanziato con circa 311,6 milioni di euro per il 2017 circa; 308 milioni per il 2018 e 313 milioni per il 2019. Il Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, per il 2017 ha una dotazione di 28,8 milioni di euro, confermati per ciascun anno del biennio successivo.
Altre voci di spesa di rilievo riguardano il finanziamento del bonus per i diciottenni (Carta cultura), che per il 2017 è rifinanziato con 290 milioni di euro, e il finanziamento delle deleghe attuative della buona scuola, per le quali sono previsti 300 milioni di euro per il 2017, 400 per il 2018 e 500 per il 2019.

Alla luce di questa prima lettura del provvedimento, permane la grande frammentazione dei finanziamenti riferiti all’infanzia e all’adolescenza, con la conseguente difficoltà, in questo settore come in altri della spesa pubblica, ad arrivare a una visione
organica dei
contenuti e delle scelte di politica pubblica sottostanti, “necessaria per
capire di cosa si sta parlando, come se ne sta parlando, in vista di quali risultati” .

A cura di Elena Innocenti

Fondazione Emanuela Zancan onlus

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