Il Viminale ha emanato il tanto atteso Piano integrazione per i titolarti di protezione internazionale. Si tratta di 33 pagine suddivise in otto capitoli che delineano i diritti essenziali che fanno seguito al loro status e altrettanti doveri e responsabilità al fine di garantire l’integrazione sociale. Il modello di integrazione proposto è ispirato a quanto previsto dalla Costituzione, che lascia ad intese paritetiche la regolamentazione dei rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose.

I temi sono il dialogo interreligioso, la formazione linguistica, l’accesso all’istruzione e il riconoscimento di titoli e qualifiche, la formazione e la valorizzazione delle capacità, accesso all’assistenza sanitaria, all’alloggio e alla residenza, il ricongiungimento familiare, l’informazione su diritti e doveri individuali e l’orientamento ai servizi.
Un ampio capitolo inoltre viene dedicato all’accoglienza dei minori non accompagnati.

Nel piano si sottolinea inoltre il ruolo del terzo settore nei processi di integrazione sociale delle persone di origine straniera e in particolare il lavoro del Tavolo Asilo, network di cui fanno parte diverse ong e associazioni, che ha fornito importanti contributi alla stesura del Piano.

Per maggiori approfondimenti vedere il Piano qui.