Il 16 ottobre, l’International NGO Council on Violence against Children – INCO ha lanciato la pubblicazione Creating a non-violent juvenile justice system affrontando la questione della violenza negli istituti penali minorili e riportando all’attenzione dell’opinione pubblica la necessità di garantire che tutti i minori siano protetti da ogni forma di violenza.

Il Rapporto mette a confronto il sistema di giustizia minorile NON violento, così come dovrebbe essere nel rispetto alle Leggi internazionali e nazionali, alle buone prassi, alle politiche e sulla base delle raccomandazioni degli organismi internazionali di promozione e tutela dei diritti umani, e i sistemi di giustizia minorili violenti, purtroppo ancora esistenti.

Il lettore viene accompagnato in questo viaggio ipotetico di conoscenza delle due diverse realtà, attraverso il racconto di storie, la diffusione di informazioni e notizie e di dati che testimoniano il perpetrarsi dell’utilizzo della violenza nei confronti delle persone di minore età che si trovano in carcere.

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Questo Rapporto – spiega Paulo Sérgio Pinheiro nell’introduzione – vuole portare all’attenzione di tutti quanto possa essere arricchente un sistema di giustizia minorile non violento; [la non violenza] è assicurata rispettando [semplicemente] gli obblighi di diritto nazionale ed internazionale che dovrebbero garantire la riabilitazione, il reinserimento e la protezione dei minori da ogni forma di violenza.

Gli artt. 37 e 40 della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Convention on the Rights of the Child – CRC) stabilisce importanti limiti e garanzie alla privazione della libertà dei minori, in particolare se accusati o riconosciuti colpevoli di reato penale. In particolare, la CRC stabilisce che nessun fanciullo sia sottoposto a tortura o a pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti. Né la pena capitale né l’imprigionamento a vita senza possibilità di rilascio devono essere decretati per reati commessi da persone di età inferiore a diciotto anni (art. 37).

Nel corso degli ultimi decenni, la comunità internazionale ha stabilito degli standard da garantire all’interno del sistema di giustizia minorile per proteggere i diritti dei bambini in conflitto con la giustizia. Sia la CRC che altre Convenzioni Internazionali richiamano ad un sistema di giustizia minorile specializzato che metta al centro delle norme, delle politiche e delle prassi il rispetto per la dignità e l’integrità fisica dei minori ed il loro superiore intereresse, scrive Marta Santos Pais – Special Representative of the Secretary General on Violence against Children – nella prefazione del Rapporto.