Il 16 marzo 2010, la Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – CEDU-> http://www.echr.coe.int/echr/], con 9 voti a favore e 8 contro, ha accolto il ricorso n° 15766/03 di un gruppo di 15 cittadini croati di etnia Rom che da oltre 10 anni tentavano di far riconoscere contraria alla [CEDU la scelta delle autorità scolastiche croate di inserirli in classi separate durante il loro percorso scolastico.

Nel 2002 i ricorrenti hanno presentato ricorso contro la loro scuola sostenendo che nelle classi composte da soli Rom il programma scolastico aveva il 30% in meno dei programmi ufficiali e che questa situazione determinava una discriminazione basata sulla razza e violava tanto il loro diritto all’educazione quanto il diritto di non subire trattamenti inumani o degradanti.” [Cfr Nota 1]

Per la Corte, mentre sarebbe del tutto ammissibile una temporanea collocazione di bambini stranieri in classi differenziate al solo scopo di recuperare deficit linguistici (circostanza peraltro al tempo non prevista dalla legge croata), il fatto di prevedere tale separazione solo per i Rom, senza peraltro adottare alcuna misura compensativa, quale un programma specifico per facilitare la loro integrazione linguistica, sociale e culturale, costituisce una violazione dell’articolo 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dell’articolo 2 del Protocollo n. 1” [Cfr Nota 1].

A tal proposito, si segnala che, in occasione dell’International Roma Day 2010 (8 aprile), giornata mondiale dedicata alla cultura e alla tradizione Rom, la EU Agency for Fundamental Rights (FRA), ha lanciato un appello relativo all’alto livello di discriminazione nei confronti della popolazione Rom evidenziato dalla ricerca EU-MIDIS survey, prima ricerca sulla discriminazione degli immigrati e delle minoranze etniche nel panorama europeo.

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Note:

Nota 1: fonte ImmigrazioneOggi

 Per approfondimenti si veda anche:

7″>Principi generali della CRC

MINORI DI MINORANZE ETNICHE – I minori rom, sinti e camminanti