Milano, il 23 febbraio è stato depositato presso il Tribunale ordinario di Milano il ricorso delle mamme di due bambine di 10 anni, una rumena e l’altra egiziana, contro la circolare 2.10 emessa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca->http://www.miur.it/DefaultDesktop.aspx] l’8 gennaio scorso e la [circolare 18.1.10 – Iscrizioni alle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado della Sovrintendenza scolastica lombarda che fornisce le direttive applicative.

Il ricorso è stato presentato da due mamme insieme all’54 e ad un’associazione di avvocati .

Nel documento si richiede al giudice di ”imporre l’accettazione delle domande di iscrizione di tutti gli alunni stranieri con le medesime condizioni previste per gli italiani nonché di dichiarare il carattere discriminatorio del comportamento tenuto dal MIUR e dalla Sovrintendenza scolastica regionale. […] I ricorrenti sollecitano una rapida fissazione di udienza perché il termine delle iscrizioni è fissato per il 27 febbraio per quanto riguarda le scuole dell’infanzia e le elementari e per il 26 marzo per quanto riguarda le medie.” (Cfr. Nota 1)

Roma, il 9 marzo è stato notificato al Ministero dell’Istruzione e all’ufficio scolastico regionale il ricorso che alcuni genitori della scuola Pisacane di Torpignattara, insieme ad un’associazione, hanno presentato al Tar del Lazio per chiedere l’annullamento della Circolare che fissa il tetto del 30% di alunni stranieri all’interno di una classe.

Il caso della scuola elementare Pisacane di Roma è particolarmente rilevante perché “quest’anno in base al numero di domande pervenute – spiegano i genitori – alla Pisacane sarà superata la fantomatica soglia del 30 per cento di bimbi stranieri. Questo vuol dire che la scuola rischia di chiudere in base all’applicazione di quelle circolari, che noi abbiamo invece impugnato.” (Cfr. Nota 2)

Nel ricorso – ha dichiarato l’avvocato Arturo Salerni che sta seguendo il caso – denunceremo la discriminazione ai danni degli alunni stranieri, sulla base delle normative comunitaria e italiana. Partiremo dalla direttiva 43/Ce del 2000 dell’Unione europea che è un po’ il vangelo in questa materia”. (Cfr. Nota 3)

Note:

 Nota 1: fonte Comunicato stampa ASGI

 Nota 2: fonte IlTempo.it

 Nota 3: fonte Stranieriinitalia.it

Per approfondimenti, si veda anche:

 art282″>Educazione, gioco e attività culturali

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