In Brasile dall’8 al 10 ottobre 2013 durante la III Conferenza Globale sul lavoro minorile, rappresentanti istituzionali e governativi, referenti delle associazioni dei lavoratori e delle imprese, ONG, organizzazioni regionali e internazionali di tutela dei diritti e altri soggetti della società civile hanno condiviso ed adottato una Dichiarazione che raccoglie i punti discussi nel corso delle 2 giornate di Conferenza e ribadisce le iniziative e i cambiamenti necessari per accelerare l’eliminazione dello sfruttamento del lavoro minorile.

Durante la Conferenza si è fatta una complessiva valutazione sui progressi effettuati nell’ambito della Convenzione ILO 138 (età minima di accesso al lavoro) e della Convenzione 182, che riguarda le peggiori forme di lavoro minorile, oltre che sulle tappe raggiunte nel Percorso per l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016 (Roadmap) e sulla garanzia dell’istruzione per tutti i minori, definite alla precedente Conferenza dell’Aja nel 2010.

Nella Brasilia Declaration on Child Labour si riconferma la volontà di eliminare le peggiori forme di sfruttamento del lavoro minorile entro il 2016, pur ribadendo l’obiettivo primario di eliminare OGNI forma di sfruttamento del lavoro minorile, intensificando gli sforzi a livello nazionale e internazionale.

Durante la Conferenza in Brasile è stato dato spazio ai ragazzi che hanno presentato alcune richieste per promuovere la loro partecipazione nei luoghi in cui si svolge l’elaborazione delle politiche di sradicamento del lavoro minorile.

La prossima Conferenza Mondiale si svolgerà in Argentina nel 2017.

Secondo gli ultimi rapporti dell’ILO, 168 milioni di minori, tra i 5 ed i 17 anni, ancora lavorano nel mondo. Il Gruppo CRC monitora la situazione in Italia dal 2005. Leggi il paragrafo dedicato nel 6° Rapporto CRC, pubblicato nel giugno del 2013.

 Per approfondimenti, si veda:

MINORI IN SITUAZIONE DI SFRUTTAMENTO – Sfruttamento ECONOMICO – Il lavoro minorile in Italia